Sino a pochi mesi fa Steve Jobs, dovendo commentare gli e-reader (ovvero lettori di libri digitali), dichiarava che secondo lui i dispositivi che fanno una cosa sola sono troppo limitati.
Oggi ha annunciato un nuovo gadget Apple, l'iPad. Per il quale annuncia una nuova sezione di store libri digitali.
Ma l'iPad, a differenza degli e-reader veri, ha uno schermo che e' un semplice LCD retroilluminato. Gli e-reader invece utilizzano tutti una tecnologia diversa, chiamata e-ink, che crea uno schermo non retroilluminato, con una serie di benefici per la lettura: primo, si legge benissimo alla luce naturale anche forte (come la carta), e secondo, e' meno stancante per gli occhi, anche qui a livello della normale carta.
Certo, di e-ink a colori non si sono visti ancora nemmeno prototipi avanzati alle fiere, quindi per quanto riguarda cio' che e' effettivamente disponibile in commercio, e' tutto in scala di grigi (e, finora, al massimo 16). Con una resa comunque accettabile delle foto.
E il cambio pagina e' piu' lento che su uno schermo LCD; tempo trascurabile per chi legge, ma puo' diventare piu' fastidioso se occorre una consultazione rapida di vari punti del testo o magari vari testi contemporaneamente.
In compenso la durata della batteria e' davvero ottima ed alcuni lettori offrono perfino la possibilita' di scrivere (cosa che non mi pare che il lettore Apple abbia).
A chi vuole perlopiu' leggere libri, soprattutto per molte ore, consiglio i lettori e-reader. Molti dei quali (i piu' tascabili, quelli da 6 pollici) costano anche parecchio meno, fattore da non sottovalutare. Visitare il sito di Simplicissimus (il maggiore importatore italiano) per credere
Rimane interessante il fatto che Apple scelga il formato epub. E' un formato abbastanza nuovo, sviluppato dalla Adobe come il pdf, e che ha ottime potenzialita' per gli e-reader. Tanto che praticamente tutti i lettori di nuova generazione lo supportano. Non cosi' per gli editori invece; se Apple, con il suo peso commerciale, aiutera' la diffusione di un unico standard sul mercato, questo fara' comunque bene a tutta l'editoria digitale.
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