venerdì 19 febbraio 2010

Ma, soprattutto, perche'? (2)

La magica parolina ci viene in aiuto quando creiamo e gestiamo PNG, luoghi, e il canovaccio degli eventi possibili.

- i perche' dei PNG

Un PNG puo' essere un'anonima comparsa, poco piu' importante della sedia in taverna o dell'albero fuori dalla porta della citta'. Parte dello sfondo, insomma.
I PNG su cui si regge la storia invece meritano piu' attenzione. Avranno il compito di trasmettere ai personaggi delle informazioni e di agire in relazione a loro.
Puo' quindi essere molto utile chiederci di loro:

- perche' sono li'?

determinando la loro reazione spontanea verso i PG:
- perche' li prendono in tal modo?

se possiedono delle informazioni da rivelare ai personaggi:
- perche' ne sono a conoscenza?

se e' previsto che compiano, o che NON compiano, determinate azioni:
- perche' le fanno/non le fanno?

Ad esempio, consideriamo Hans, guardia della porta delle mura della cittadina di Frosthill.
Perche' e' li'?
Perche' fa parte dell'istituzione (la guardia cittadina) preposta alla sorveglianza dell'ingresso nella comunita'. E' suo compito prevenire l'ingresso di malintenzionati e merci illegali.
Questo ci dice, di Hans, che cosa lo interessa (controllare le persone che entrano e cio' che trasportano) e che cosa lo spinge (e' il suo lavoro). Ci dice che cosa fara' se i personaggi si avvicinano con un aspetto poco raccomandabile e/o trasportando un carico sospetto, o meno.


La sua reazione verso i PG e' di controllarli se la sua prima impressione e' che possano recare danno alla comunita', e se i suoi controlli confermassero questi sospetti, prendere le necessarie misure.
Perche'?
Perche' e' il suo lavoro e perche' ci tiene a mantenere la tranquillita' della sua cittadina.
Questo ci da' un appiglio da cui consegue logicamente la sua possibile reazione alle diverse possibilita' in gioco. Magari abbiamo deciso che e' un chiacchierone, che quindi si puo' distrarre, ma allo stesso tempo una persona che non sia disposta ad accettare di "distrarsi" dietro compenso perche' abbiamo deciso che tiene personalmente alla sua comunita'. Certo, se i personaggi lo convincessero (anche con l'inganno) di non rappresentare una minaccia, tanto gli basterebbe.

Supponiamo che i PG siano sulle tracce di una banda di negromanti.
Hans potrebbe sapere se si sono avvicinati alla cittadina viaggiatori fuori dal comune; oppure potrebbe riconoscere una descrizione specifica. Se essi sono entrati in citta', vuol dire che lui non ne ha subodorato la natura.
Perche'?
Perche' osserva le persone che passano; se sono fuori dal comune, le nota. Se sospetta che siano un pericolo, non le lascia passare.

Se i personaggi gli rivelano che certi viaggiatori sono sospetti (o conclamati) negromanti, sappiamo anche cosa fara': riferira' la cosa al capo delle guardie, magari chiedendo ai personaggi di parlargli anche loro. Una volta convinto il capo, Hans aiutera' i personaggi a trovarle, che siano ancora li' o meno. E' anche disposto ad affrontare queste persone, a meno che venga convinto di potere fare solo piu' danno che bene.
Perche'?
Perche' tali persone sono una minaccia temibile per la sua citta'. E Hans e' uno di quelli che ha il compito di affrontarle, tali minacce. E poi lo abbiamo detto: alla sua cittadina ci tiene.

Pero' Hans non lascera' la sua citta' per inseguirli (a meno di ordini superiori).
Perche'?
Perche' lascerebbe indifesa la citta'; mentre lui segue delle tracce chissa' dove, quelli potrebbero tornare in citta', mentre stare di guardia all'unica porta nelle mura e' maggiore garanzia di sicurezza. A meno che qualcuno piu' in alto di lui gli dia degli ordini: Hans deve ubbidire agli ordini che riceve dai suoi superiori prima di fidarsi del proprio giudizio.

(continua)

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