domenica 21 dicembre 2008

Notepad++

L'altro giorno ho scaricato un editor di testo che e' un gioiellino e voglio condividerlo con il mondo!

Parlo di Notepad++
Supporta molti linguaggi di programmazione, ma non solo, ha molte potenti utilities per la semplice gestione del testo (sostituire molti caratteri o parole? togliere gli a capo? e molto molto altro, ci sono un sacco di funzioni che non so nemmeno usare).

L'ho trovato sul sito Portable Apps, una vera e propria miniera (uhm, le chiamano anche droghe a volte... )
Immagino che ce ne sia anche una versione non portatile, ma questa e' cosi' comoda!

sabato 20 dicembre 2008

Gestione "realistica" delle lingue

Come teorizzare in maniera semplice ed astratta le lingue non e' un problema solo dei giochi di ruolo. In effetti, una misura standard dell'abilita' linguistica ha applicazione anche nel mondo nostro e sono state elaborati degli schemi, tra cui quello di autovalutazione legato al CV Europeo.
E quindi che cosa di meglio per una trattazione realistica che pescare proprio dai metodi di classificazione in uso nella realta'?

Prima di tutto e' opportuna una piccola avvertenza: gestire le lingue in maniera realistica anziche' considerarlo un semplice elemento secondario complichera' la vita relazionale dei PG. Se poi non si usa come riferimento una Lingua Comune, ancora di piu'. Si ha quello che avviene nel nostro mondo: necessita' di traduttori e cosi' via. L'impatto sul gioco e' tutt'altro che trascurabile!

Cio' detto, vediamo come fare operativamente.

La gestione delle lingue conosciute e' meglio tenerla separata dalla gestione delle altre abilita' e cio' e' particolarmente vero in D&D (e dal tiro del d20): fare altrimenti porta a risultati piuttosto ridicoli (lo dico per esperienza).

Ogni lingua fara' storia a se': una sola abilita' generica porterebbe poi a risultati ridicoli, tanto vale a quel punto tenere la gestione bianco/nero di D&D. Quindi e' opportuno stilare la lista delle varie lingue, decidendo quante se ne vogliono avere, ovvero quanto si vuole che la divisione sia fine, anche a seconda di come e' costruita l'ambientazione (ad es. potrebbero esserci piu' nazioni di elfi ciascuna con la propria lingua nazionale).

Anche se il sistema prevede per le abilita' una gradazione fine, e' piu' semplice avere invece dei gradoni (3 o 5 per esempio). Volendo si puo' anche sdoppiare la conoscenza della lingua parlata e del relativo alfabeto, che sono tutt'altro che correlate nella realta' (parlo con cognizione di causa dato che ho studiato il giapponese ).

Perche' pochi gradini? Perche' sono facilmente descrivibili con degli aggettivi.
3 gradini: principiante - uso quotidiano - madrelingua
5 gradini: principiante - se la cava con cose semplici - uso quotidiano - madrelingua - madrelingua colto

Spiegazione
principiante: e' in grado di esprimere/capire solo concetti elementari, ad es. comprare il pane
se la cava con cose semplici (solo a 5): e' in grado di fare/capire una conversazione semplice, ad es. dire che cosa hai mangiato ieri
uso quotidiano: e' in grado di affrontare la vita di tutti i giorni senza problemi, ma potrebbe non capire discorsi difficili, barzellette ecc.
madrelingua: e' in grado di capire tutto (a 5: ma potrebbe avere qualche difficolta' con termini tecnici inusuali, ad es. scientifici o di filosofia)
madrelingua colto (solo a 5): e' in grado anche di capire anche i termini tecnici piu' oscuri

Se proprio si vuole introdurre della casualita', si puo' considerare che un personaggio abbia un punteggio di: 8 per ogni gradino (a 3) 5 per ogni gradino (a 5). Se e solo se il PG si trova in una situazione in cui non riesce automaticamente (cioe' che sia superiore alla sua conoscenza), allora fara' un tiro per vedere se riesce a capire/sostenere la conversazione o no.

Un personaggio alla sua creazione conosce: a 3: le due lingue di partenza razziali a 3 a 5: le due lingue di partenza razziali a 5

Oppure, si puo' concedere piu' liberta' e trasformarli in "scatti" che il giocatore puo' inserire per personalizzare il suo background culturale (es. e' un tiefling, ma cresciuto con gli elfi), con una limitazione pero': non avere nemmeno una lingua da madrelingua e' una cosa che andrebbe spiegata (PG cresciuto dai lupi o cose del genere...).

Il talento Linguista si puo' convertire a questo sistema cosi': concede 6/9 (6 con 3 gradini, 9 con 5) "scatti" da spendere a piacimento in alcune lingue (che porterebbe a "uso quotidiano" in 3 lingue; penso che sia il valore piu' appropriato da dare, soprattutto soppesandolo rispetto agli altri talenti).

venerdì 19 dicembre 2008

D&D4: Mearls sul MDG2

Dal suo blog Mike Mearls ci comunica che per lui questo e' stato essenzialmente l'anno del MDG2 e che ne e' soddisfattissimo, al punto da considerarlo il migliore manuale che abbia scritto finora.

Ma la chicca piu' interessante si trova tra i commenti: un commento gli chiede se sia possibile giocare campagne solo con le classi presenti nel MDG2.

E la risposta e' si'. Ha condotto dei playest e hanno funzionato. I giocatori avevano la sensazione di stare giocando classi piu' potenti che nel MDG1, eppure hanno avuto la stessa difficolta', hanno usato lo stesso numero di impulsi curativi e visto i personaggi andare sotto in
circostanze simili, ecc.

Il testo originale:
Yes, you definitely could. In fact, I ran some playtests using only classes from the book. It worked out well. The funny thing was that the players felt more powerful compared to PH 1 classes, yet they had the same difficulty against the encounters. They went through the same number of surges, had people drop in similar circumstances, and so on.

sabato 13 dicembre 2008

Sulla creazione dei personaggi

Ci sono vari metodi per creare un personaggio di un GDR e vari livelli di dettaglio che si possono considerare.
Ma c'e' un aspetto che a volte viene trascurato. Anche un background bellissimo non e' completo se rimane una creazione isolata, che tiene conto del PG in solitario.
Nel GDR dopotutto si deve costruire un gruppo, che si presume viva delle vicende assieme. Tutti hanno il diritto di giocare il personaggio che vogliono, ma bisogna essere consapevoli che poi avere personaggi antitetici portera' a uno sforzo narrativo maggiore per tenerli assieme.

Anzi, in effetti, ci sono alcune scelte di massima che andrebbero fatte a monte, perche' particolarmente delicate:
- sta bene a tutti che ci siano dei personaggi malvagi (non come semplice etichetta, ma che poi in gioco compiano azioni deplorevoli)?
- sta bene a tutti che alcuni personaggi possano avere degli atteggiamenti antisociali nei confronti del resto del gruppo, e se "si' ma certe cose no", quali sono le "cose no"? (Rubare, ammazzare, fare scherzi da nonnismo fino a torture vere e proprie, se non si pongono limiti all'immaginazione si puo' avere veramente di tutto! Finche' la cosa sta bene puo' anche essere divertente, ma [i]e' sempre bene assicurarsi prima che la cosa stia davvero bene a tutti[/i] perche' - ricordiamocelo - questo e' un gioco)
- similmente, sta bene a tutti che gli altri personaggi possano avere atteggiamenti antisociali nei confronti del resto del mondo (quindi esponendo il gruppo a guai seri)?

Questi atteggiamenti non sono graditi a tutti e possono rovinare il divertimento di qualcuno... e penso che il diritto di giocare il personaggio che si vuole valga solo finche' non rovina il divertimento degli altri.

Una volta tolti di mezzo gli eventuali problemi di cui sopra, e' comunque bene che i giocatori si soffermino un attimo assieme per decidere:

- come si sono conosciuti i personaggi (se si conoscono da prima dlel'inizio della storia);
- perche' girano assieme, ponendo soprattutto l'acento su che cosa li spinge a superare cio' che non gli piace degli altri personaggi;
- magari anche cominciare a pensare a possibili sviluppi futuri.

Per esempio, nel Signore degli Anelli Gimli e Legolas all'inizio si guardano in cagnesco ma si sopportano perche' sono i rappresentanti dei loro popoli in una missione di vitale importanza per il fato del mondo intero; e poi, stando a stretto contatto l'uno con l'altro, imparano a conoscersi meglio, ad allargare le proprie vedute e diventano grandi amici, pur mantenendo aspetti di rivalita' come il conto di quanti avversari sconfiggono in una battaglia.

Solo che nel caso di un libro e' tutto facile, dato che l'autore e' uno solo. Nel caso del GDR... beh, basta pensarci e mettersi d'accordo!

venerdì 12 dicembre 2008

D&D4 - Fogli per registrazione incontro

Per tenere traccia facilmente di cio' che succede in un incontro ho preparato un foglio a "schedine" (inizialmente pensavo di farne dei segnalini iniziativa, ma poi ho deciso che scrivere sopra quelli sarebbe stato scomodo).
Ho messo dello spazio per tutte quelle informazioni che possono tornare utili da sapere rapidamente, sia per i mostri che per i PG.
Foglio di schedine

Poi pero' ultimamente ho deciso di cambiare strada e prepararmi le schedine prima, anziche' scriverne una a matita sul momento e poi cancellare. Queste ultime sono in Open Office Calc (ma le ho salvate anche in formato Excel per chi non avesse Open Office).
Le ho lasciate compilate cosi' vedete grosso modo come le preparo. Delle o (o nel caso dei TS morte, i numeri stessi) sono li' per essere crocettate quando serve... metto anche i poteri limitati dei mostri, con le iniziali per risparmiare spazio e per evitare sbirciate (non uso lo schermo del master, preferisco il contatto diretto con i giocatori )
Le stampo e ci scrivo poi sopra a matita tutto quello che serve.
Sono meno compresse di quelle sopra.
Schedine PG Open Office
Schedine mostri Open Office
Schedine PG Excel
Schedine mostri Excel

Devo dire che velocizzano e semplificano quanto basta il lavoro di tenere traccia di tutto.

giovedì 11 dicembre 2008

Liberi dalla carta

I manuali di GDR, si sa, pesano. E i PC portatili pure, senza contare il fatto che lo schermo non e' proprio un toccasana per gli occhi.

Ma esiste ormai una terza alternativa che si sta facendo strada, quella dei lettori di libri digitali. In particolare, mi sono comprata un DR 1000S della iRex che con il suo schermo da 10 pollici riesce finalmente a rendere i manuali leggibili anche a pagina intera.
Per le esigenze di un giocatore di ruolo ci siamo: la consultazione e' a volte leggermente piu' lenta del cartaceo, e' solo in bianco e nero, ma fa tutto quello di cui c'e' bisogno.
iRex DR 1000 S

E' un prodotto ancora piuttosto giovane (per esempio ci sono aggiornamenti del firmware per risolvere il consumo della batteria un po' eccessivo - da notare che comunque consuma ben di piu' di un 6 pollici per ovvi motivi) e costa ancora molto. Ma la tecnologia avanza velocemente e penso che la rivoluzione sia veramente alle porte.

venerdì 5 dicembre 2008

Cercasi giocatori

Sono ancora alla ricerca di un giocatore (o anche due) di TORINO (o dintorni, se non vi spiace muovervi) per la mia campagna del venerdi sera, soprattutto per dopo le vacanze (tra poco faremo pausa, dato che alcuni dei miei giocatori tornano fuori Torino, in famiglia per le feste).
Dai, fatevi avanti, cosi' diventeremo molti!
(E' un riferimento a quanto emerso nell'ultima sessione, dopo l'incontro con i furbolg, specie di uomini-orso che non brillano per acume matematico, dato che appunto dopo il tre si arriva al "molti"...)

Il divertimento non manca, e' che siamo pochi e se qualcuno non puo' venire siamo costretti a saltare.
Nessun torinese ha bisogno di gruppo?