Ci sono vari metodi per creare un personaggio di un GDR e vari livelli di dettaglio che si possono considerare.
Ma c'e' un aspetto che a volte viene trascurato. Anche un background bellissimo non e' completo se rimane una creazione isolata, che tiene conto del PG in solitario.
Nel GDR dopotutto si deve costruire un gruppo, che si presume viva delle vicende assieme. Tutti hanno il diritto di giocare il personaggio che vogliono, ma bisogna essere consapevoli che poi avere personaggi antitetici portera' a uno sforzo narrativo maggiore per tenerli assieme.
Anzi, in effetti, ci sono alcune scelte di massima che andrebbero fatte a monte, perche' particolarmente delicate:
- sta bene a tutti che ci siano dei personaggi malvagi (non come semplice etichetta, ma che poi in gioco compiano azioni deplorevoli)?
- sta bene a tutti che alcuni personaggi possano avere degli atteggiamenti antisociali nei confronti del resto del gruppo, e se "si' ma certe cose no", quali sono le "cose no"? (Rubare, ammazzare, fare scherzi da nonnismo fino a torture vere e proprie, se non si pongono limiti all'immaginazione si puo' avere veramente di tutto! Finche' la cosa sta bene puo' anche essere divertente, ma [i]e' sempre bene assicurarsi prima che la cosa stia davvero bene a tutti[/i] perche' - ricordiamocelo - questo e' un gioco)
- similmente, sta bene a tutti che gli altri personaggi possano avere atteggiamenti antisociali nei confronti del resto del mondo (quindi esponendo il gruppo a guai seri)?
Questi atteggiamenti non sono graditi a tutti e possono rovinare il divertimento di qualcuno... e penso che il diritto di giocare il personaggio che si vuole valga solo finche' non rovina il divertimento degli altri.
Una volta tolti di mezzo gli eventuali problemi di cui sopra, e' comunque bene che i giocatori si soffermino un attimo assieme per decidere:
- come si sono conosciuti i personaggi (se si conoscono da prima dlel'inizio della storia);
- perche' girano assieme, ponendo soprattutto l'acento su che cosa li spinge a superare cio' che non gli piace degli altri personaggi;
- magari anche cominciare a pensare a possibili sviluppi futuri.
Per esempio, nel Signore degli Anelli Gimli e Legolas all'inizio si guardano in cagnesco ma si sopportano perche' sono i rappresentanti dei loro popoli in una missione di vitale importanza per il fato del mondo intero; e poi, stando a stretto contatto l'uno con l'altro, imparano a conoscersi meglio, ad allargare le proprie vedute e diventano grandi amici, pur mantenendo aspetti di rivalita' come il conto di quanti avversari sconfiggono in una battaglia.
Solo che nel caso di un libro e' tutto facile, dato che l'autore e' uno solo. Nel caso del GDR... beh, basta pensarci e mettersi d'accordo!
Ma c'e' un aspetto che a volte viene trascurato. Anche un background bellissimo non e' completo se rimane una creazione isolata, che tiene conto del PG in solitario.
Nel GDR dopotutto si deve costruire un gruppo, che si presume viva delle vicende assieme. Tutti hanno il diritto di giocare il personaggio che vogliono, ma bisogna essere consapevoli che poi avere personaggi antitetici portera' a uno sforzo narrativo maggiore per tenerli assieme.
Anzi, in effetti, ci sono alcune scelte di massima che andrebbero fatte a monte, perche' particolarmente delicate:
- sta bene a tutti che ci siano dei personaggi malvagi (non come semplice etichetta, ma che poi in gioco compiano azioni deplorevoli)?
- sta bene a tutti che alcuni personaggi possano avere degli atteggiamenti antisociali nei confronti del resto del gruppo, e se "si' ma certe cose no", quali sono le "cose no"? (Rubare, ammazzare, fare scherzi da nonnismo fino a torture vere e proprie, se non si pongono limiti all'immaginazione si puo' avere veramente di tutto! Finche' la cosa sta bene puo' anche essere divertente, ma [i]e' sempre bene assicurarsi prima che la cosa stia davvero bene a tutti[/i] perche' - ricordiamocelo - questo e' un gioco)
- similmente, sta bene a tutti che gli altri personaggi possano avere atteggiamenti antisociali nei confronti del resto del mondo (quindi esponendo il gruppo a guai seri)?
Questi atteggiamenti non sono graditi a tutti e possono rovinare il divertimento di qualcuno... e penso che il diritto di giocare il personaggio che si vuole valga solo finche' non rovina il divertimento degli altri.
Una volta tolti di mezzo gli eventuali problemi di cui sopra, e' comunque bene che i giocatori si soffermino un attimo assieme per decidere:
- come si sono conosciuti i personaggi (se si conoscono da prima dlel'inizio della storia);
- perche' girano assieme, ponendo soprattutto l'acento su che cosa li spinge a superare cio' che non gli piace degli altri personaggi;
- magari anche cominciare a pensare a possibili sviluppi futuri.
Per esempio, nel Signore degli Anelli Gimli e Legolas all'inizio si guardano in cagnesco ma si sopportano perche' sono i rappresentanti dei loro popoli in una missione di vitale importanza per il fato del mondo intero; e poi, stando a stretto contatto l'uno con l'altro, imparano a conoscersi meglio, ad allargare le proprie vedute e diventano grandi amici, pur mantenendo aspetti di rivalita' come il conto di quanti avversari sconfiggono in una battaglia.
Solo che nel caso di un libro e' tutto facile, dato che l'autore e' uno solo. Nel caso del GDR... beh, basta pensarci e mettersi d'accordo!
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