sabato 28 marzo 2009

Non sono un difensore di D&D4 a oltranza

Chiunque capiti sul mio blog non potra' non notare come al momento io giochi a D&D4 e legga, commenti, produca materiale per tale gioco. Non e' nemmeno difficile capire che mi piaccia. Sono mesi che non lo nascondo, in giro.

D&D4 e' una nuova edizione del GDR piu' diffuso al mondo - molti dei cui giocatori danno l'impressione di ritenerlo l'unico gioco del genere, o quantomeno l'unico degno d'essere giocato - e, come tutte le precedenti (compresa la prima) e' una rivoluzione.

Ora, personalmente non amavo D&D3. Quando e' uscito l'ho letto, diversi dei cambiamenti apportati li ho anche apprezzati, ma una volta che sono arrivata a conoscerlo abbastanza da darne un giudizio serio, questo e' che non trovo appagante giocarci. E quindi con l'uscita di una nuova edizione avevo la possibilita' che fosse qualcosa che mi piacesse, se fosse stata sufficientemente diversa da quella vecchia. Cosi' e' stato e mi ha conquistata.

Adesso la conosco abbastanza da darne un giudizio serio, e trovo molto appagante giocarci.

Mi piace anche discuterne. Ma se ovviamente non faccio mistero di come la mia opinione sia positiva, non penso che tutti debbano pensarla cosi'. Se e' solo per questo, ci sono aspetti legati alla 4E che mi vedono fortemente critica.
Il fatto che, a quanto pare, la Wizards non sia in grado di mettere sul mercato un'avventura interessante (da un punto di vista piu' narrativo) che sia una.
I forti ritardi nei tool digitali.
La mancanza dei contenuti digitali, ma anche dello starter set, in italiano.
La proliferazione di regole su regole, perlopiu' orientate al combattimento. (per quanto, almeno, il combattimento di D&D4 io lo trovi divertente... e' sempre tendenzialmente preponderante!)

C'e' solo una cosa che mi ha dato veramente fastidio in questi mesi di discussioni su Internet.
Che molti di coloro che criticano la 4E lo facciano a) da disinformati (1), b) per assolutismi, e c) sostanzialmente portando la tesi che "non e' uguale alla 3.5 = fa schifo".
(che poi e' la stessa cosa che si vede, esplicitamente o implicitamente, dire del resto del mondo dei GDR)

E' poi particolarmente interessante (e divertente o deprimente, fate vobis) notare come il grosso delle feroci critiche a 4E sia sostanzialmente identico alle critiche mosse a 3E, AD&D2, *D&D in generale. E ovviamente, dopo avere dimostrato come D&D4 non sia un gioco di ruolo con le stesse identiche parole che 8, 10 o 15 anni fa si usavano per dimostrare che AD&D2, *D&D, D&D3 non fosse un gioco di ruolo, questi critici arrivano alla conclusione che D&D4 non e' piu' D&D.
Chi pensa che io stia dando i numeri si faccia qualche ricerchina su Google... provare per ricredersi!

E scusatemi tanto se mi piace parlare con persone che siano un minimo informate, nell'era dell'informazione. E un minimo libere da pregiudizi, senza fette di prosciutto sugli occhi, non intente a scoprire l'acqua calda, e amenita' varie.
Dopo di che, non ritengo che la mancanza dei difetti di cui sopra debba portare necessariamente ad apprezzare 4E, per cui chi non l'apprezza non capisce un'acca di GDR.

Non sono un difensore a oltranza di 4E.

Solo una che ci gioca, ci si diverte, e lo trova oggettivamente anche ben realizzato, per quanto con obiettivi che non coincidono al 100% con quello che io voglio da un GDR (ma che ci si avvicinano abbastanza).


(1) D&D4 e' un gioco che va giocato per essere capito; bisognerebbe vedere "come gira", ma mi sta ancora bene che se ne parli avendo anche solo letto il manuale - sono gia' ben pochi quelli che hanno fatto quello sforzo!

6 commenti:

Matteo ha detto...

Condivido ogni cosa che hai scritto

Giovanni ha detto...

Se vuoi leggere qualcoa di nuovo ti consiglio Shadowrun che concilia il Cyberpunk con l''esoterismo'. Di recente gli ho dato un'occhiata e l'ambientazione mi è sembrata molto curata: soprattutto la parte sulla tecnologia dell'informazione e l'augmented reality [un 'concetto tecnologico' che esiste realmente]: l'universo immaginario del gioco mi pare un futuro molto plausibile. Assieme a Spirit Of The Century e Weapons Of the Gods è sicuramente da leggere.

Parvati V ha detto...

Beh, oddio, Shadowrun era nuovo vent'anni fa :D
Comunque un po' lo conosco, anche se non mi ispira particolarmente.

Zalantos ha detto...

la penso esattamente come te

e, per chi come noi frequenta con una certa regolarità i forum, queste cose sono allo stato dell'arte

come, giustamente, a volte si vede anche che persone che poi hanno provato il gioco si sono ricreduti, in positivo o in negativo

comunque leggendo il tuo blog, per quanto spesso sia propenderante verso la 4E, si vede ben presto che non è il tuo unico interesse, anzi è stato grazie alle tue parole che ho conosciuto diversi giochi di cui ora sono ghiotto ^^

Anonimo ha detto...

Ciao, io invece non tollero che dopo spese per giocare la 3.5 (miniature comprese), mi veda costretto a dover riacquistare gli stessi volumi e con regole completamente diverse se voglio restare aggiornate. Appunto SE voglio, perché decisamente no. Non lo farò. Qualsiasi amante dei Forgotten Realms saprà che Mystra, la divinità della magia più potente la fa in barba a chiunque. E volete dirmi che Cyric così a caso entra in casa sua e l'uccide? Cioè la divinità in un certo senso più vicino ad Ao che potrebbe togliere tutta la magia viene eliminata da Cyric?! E' assurdo. E nell'ambientazione 4E dei Forgotten ci sono aberranti operazioni di marketing e poca sostanza. Ci fosse stata avrebbero speso più tempo a inserire dettagli, cosa non fatta per evitare di incappare in contraddizioni. Motivo per il quale credo fermamente che il cataclisma abbia distrutto toril x risparmiare pagine di descrizioni e depennare così grosse fette di mondo. Poi sarà... io gioco solo ambient Greyhawk, Forgotten o cose di mia invenzione o tritati dai vari videogame (oblivion ecc.), ma non diciamo che la 4E sia intoccabile. Concordo con ciò che dici, ma a me fa letteralmente cacare! Specialmente il fatto che ascoltare osservare ecc. si riducano a un tiro di percezione...

Parvati V ha detto...

Io la vedo in maniera diversa: con la 3.5 chi aveva tutti i manuali in 3.0 ha dovuto ricomprarseli con quasi le stesse regole, per restare aggiornato. E pensare che inizialmente avrebbe dovuto essere una semplice errata! La 4E, almeno, e' DAVVERO un'edizione diversa. Anche il Manuale dei Piani, eccetera, non sono dei semplici manuali di aggiornamento: la cosmologia stessa e' stata cambiata pur (a mio avviso) senza perdere quel flavour tipicamente D&D.

Per esempio la semplificazione delle abilita' a me piace: ora le abilita' sono veramente equivalenti l'una con l'altra in termini di usabilita' in gioco, mentre prima su una scala che le faceva comunque costare tutte uguali avevi l'abilita' che usavi in continuazione (Diplomazia), quella che usavi ogni tanto (Scalare) e quella che non usavi mai (Professione: carrettiere). Ma soprattutto, era mal tarato il numero di abilita' che acquisivi: troppo poche! Di fatto certe classi di personaggio non avevano nulla che potessero ragionevolmente fare bene a parte picchiare. In 4E invece tutti hanno la possibilita' di partecipare.

Poi quale preferire sta ai gusti di ognuno.

Che la Wizards stia adottando una politica aggressiva di superamento della vecchia edizione e' indubbio ed e' legato solo a motivi di carattere commerciale, e personalmente ne penso tutto il male possibile anche se non mi tange.
E' inevitabile che nei negozi si possa trovare solo l'ultimo uscito (l'economia gira cosi', potremo superare questo fenomeno solo se la carta scomparira' a favore del digitale e di strumenti per leggerlo comodamente); ma ritirare il materiale, di fatto impedire per esempio le traduzioni degli ultimi usciti, per non parlare del recente ritiro dei pdf, sono politiche da monopolista che faranno solo male agli utenti.

Per quanto riguarda i Reami Dimenticabili, secondo me facevano cagare prima, se fanno cagare anche adesso, non vedo la differenza ^^^
Diciamo che la profondita' e' un'altra cosa, e sono ben altre le ambientazioni ben curate nei particolari.