lunedì 26 maggio 2008

Sull'inutilita' dell'"allineamento morale" (1)

Per l'ipotetico lettore che non sapesse di cosa sto parlando, l'"allineamento morale" e' una regola di Dungeons & Dragons che assegna ad ogni essere del mondo di gioco una possibile scelta tra poche (da un minimo di tre a un massimo di nove, a seconda dell'edizione) che ne definiscono, appunto, la condotta "morale".
Uno dei motivi per cui non mi piacciono gli allineamenti (e da anni porto avanti una campagna per la loro abolizione ) e' che consistono in uno stereotipo piatto. Di conseguenza, possono volere dire tutto e il contrario di tutto. Secondo me sono il peggiore strumento possibile ai fini dell'interpretazione del personaggio.

Il gioco chiama in causa due coppie di principi generali, estremi opposti: "caos", "legge", "bene" e "male", e le eventuali loro combinazioni.
Gia', ma che cosa vuol dire esattamente ciascuna di queste sigle? Qui sta il problema.
Che cosa e' bene? Che cosa e' male?
Legge e caos sono (paradossalmente?) piu' facili da definire e indicano la tendenza ad aderire o meno a principi costituiti. Ma anche bene e male hanno a che fare con dei principi, di natura morale. E quindi che differenza c'e' veramente fra uno e l'altro "asse"? Viene definita, anche se in modo sottile: il caos non e' amorale (male), ma solo anticonformismo estremo, anarchia. E viceversa la legge non e' compassione (bene), ma solo estrema rigidita'.

E fin qui restiamo nell'astratto, e va ancora abbastanza bene. Anche se i sinonimi che ho scelto per ciascuno di quei termini sono gia' questonabili. Ma le situazioni in gioco portano esempi concreti e qui davvero casca l'asino, cioe' sorgono i casi di interpretazioni molto diverse...

Ad esempio: secondo la visione degli autori di D&D 3.X i veleni sono malvagi (o meglio il loro uso lo e'), mentre una spada (che e' anch'essa un'arma, uno strumento di morte) no, e anche gli incantesimi non sono necessariamente tanto piu' malvagi quanto piu' sono distruttivi. Ma c'e' di piu'. Gli animali dotati di veleno vengono esentati da questa condanna morale perche' animali (e meno male, poverini!) - ma allora, a maggior ragione: perche' un veleno utilizzato da una persona si trasforma in qualcosa di malvagio?
Io la trovo una fesseria...
[to be continued]

6 commenti:

Anonimo ha detto...

i veleni non sono malvagi, più che altro sono spesso illegali

sulla dannosità del concretizzare meccanicamente qualcosa di astratto come la morale, sono daccordo

poter distinguere nettamente bene e male, legge e caos, portano ad una visione molto romantica ed evocativa, ma quando bisogna applicare quei principi i dubbi diventano irrisolvibili, fino a giungere alla conclusione che quasi tutti sono neutrali, non potendo avere una condotta perfettamente allineata agli estrmi

alla fine dipende da come si gioca; master e giocatori potrebbero fare a meno di tutto quello che ha un codice di condotta e divertirsi con quello che resta, oppure pretendere di applicare quei codici senza poi farlo davvero

Parvati V ha detto...

Quasi sette anni fa, quando ho cominciato a giocare in Terza Edizione, la mia DM di allora mi disse espressamente che i veleni per quanto la riguardava erano proprio malvagi.

Io avevo in mente un personaggio piuttosto complesso, una ladra che poi non sono riuscita a sviluppare bene, un po' anche perche' non era il tipo di personaggio che si adattava bene ad una campagna high-fantasy nei Forgotten. Tra l'altro e' stato proprio con quella ladra che mi sono scontrata per la prima volta con i limiti del sistema di abilita' della 3.X. Vedremo se quello della Quarta funziona meglio...

Anonimo ha detto...

Una nota sui veleni.
Ultimamente sto leggendo "Guerra contro gli Chtorr" dove l'autore in qualche paragrafo fa parlare un suo personaggio della definizione di "armi disumane" che sembra fare il paio con la discussione sulla differenza fra una "buona" spada e un "malvagio" veleno.
Innanzi tutto: quando un arma è "buona"? Quando evita di uccidere/menomare l'avversario. Il risultato migliore per un'arma è quello di intimorire abbastanza l'avversario da prevenire ogni combattimento.
Il miglior deterrente al combattimento è un'arma mortale.
Se si arriva lo stesso ad uno scontro l'arma migliore è quella che ferma il più velocemente possibile l'avversario.
Sono comunemente chiamate disumane (quindi malvage)le armi che fanno soffrire ma la sofferenza non è forse il miglior deterrente al combattimento? Quindi come al solito è una questione di punti di vista.

Se però dovessi dare una mia opinione sui veleni li considererei decisamente malvagi. Ha poco senso un'arma che uccida un'avversario DOPO che magari io sono già morto? Se l'hai utilizzata non è certo per autodifesa. Non puoi certo esclamare: "lo faccio per difendere la mia vita a costo della tua" visto che è possibile che si muoia entrambi!
Quindi se esiste un'arma malvagia per me lo sono i veleni. A meno che non uccidano all'istante o non siano semplicemente paralizzanti e con effetti secondari.

Parvati V ha detto...

Ma come puo' il veleno essere malvagio? E' una cosa, esattamente come la spada. Posso capire che esista un particolare veleno magico creato da magia malvagia cosi' come la particolare spada magica, ma non riesco a concepire che si consideri malvagia una cosa tout court.

Prima di tutto, molte sostanze velenose in dosi molto ridotte o preparate in certi modi diventano medicine. Che succede allora, una piccola dose di una cosa malvagia diventa buona?

Poi, non tutte le sostanze tossiche portano dolore (e non tutte uccidono). Invece, tutte le spade causano ferite quando vengono usate e fanno sempre male.

Infine, che mi dici di un ragno o un serpente? Sono animali che usano il veleno e sono definiti neutrali dagli stessi che catalogano il veleno come malvagio. Non e' un controsenso?

Anonimo ha detto...

Infatti ti ho precisato che per me è malvagio un veleno MORTALE e NON AD EFFETTO IMMEDIATO.
Un veleno non mortale è utile e forse pure benigno.
Un veleno ad effetto immediato è semplicemente un'arma letale e quindi giustificabile per autodifesa o per uccidere le prede come fanno gli animali.

Malvagio è invece pianificare che quella persona muoia dopo tot tempo. Non vedo validi motivi benigni per l'utilizzo di un simile veleno. Tu ne vedi?

In D&D la maggior parte dei veleni è di questo ultimo tipo quindi, erroneamente, è stato attribuito l'aggettivo malvagio a tutta la categoria.

Parvati V ha detto...

Sai nel Medioevo come moriva la maggior parte dei soldati (o dei "civili" se e' per questo)? Non immediatamente dal colpo di spada, ma dalle sue conseguenze - emorragie, magari interne, e soprattutto infezioni - che erano peraltro spesso molto dolorose.

Il veleno, cosi' come la spada, e' una cosa. Non ha una sua identita' o volonta' e non puo' essere una cosa malvagia di per se'. Tutt'al piu' posso accettare che in un mondo dove esiste la magia e dove questa puo' avere connotazione malvagia, un prodotto di tale magia (che sia la spada Tempestosa o il Veleno Piu' Terribile) sia malvagio, ma non un prodotto della natura.